Sant'Anastasia

Descrizione

Risalente all'VIII sec. d.C., fu costruita ai margini dell'antica via Latina nei pressi della confluenza del torrente Alenta con il fiume Calore. Da recenti scavi (condotti dal prof. Carlo Franciosi per conto della Soprintendenza archeologica) si è potuto accertare che la chiesa fu costruita su una precedente costruzione, quasi sicuramente una villa romana. La Badia nel 980 fu donata dal principe longobardo Pandolfo I al monastero di S. Lupolo e Zosimo. Successivamente passò a Montecassino come risulta da un diploma, dell'imperatore Lotario, del 1137. L'Abbazia fu sede di parrocchia fino al 1569 anno in cui i cittadini di Ponte ne decisero il trasferimento nella chiesa della Santissima Trinità. Attualmente del complesso badiale si possono ammirare le mura della chiesa che, peraltro, hanno subito un accurato restauro sotto stretta sorveglianza di esperti della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Campania. Durante gli scavi del 1980 si scoprí una tomba contenente un guerriero con corredo di armi, tutt'oggi conservato nel Museo di Salerno. La pianta è ad unica aula allungata con orientamento est-ovest, con ampia abside e misura 20,50 metri in lunghezza e, a causa dell'irregolare andamento dei muri laterali, in larghezza, variando di 20 centimetri, si rilevano: 9 metri nella parete dell'abside e 8,80 in quella d'ingresso. L'aula riceve luce da sei finestre strombate alte. Durante i lavori di restauro del 1980 si scoprì al suo interno una tomba contenente un guerriero con corredo di armi, tutt'oggi conservato, a cura della Sovrintendenza, nel Museo di Salerno. Restaurata e dichiarata monumento nazionale.

Ultimo aggiornamento: 25-01-2024

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