Benvenuti nel sito istituzionale di Ponte

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Ponte è un comune italiano della Provincia di Benevento

Data:

24-01-2024

Benvenuti nel sito istituzionale di Ponte

Descrizione

Ponte trae le sue origini da un antico ponte in pietra di epoca romana che costituiva il passaggio della via Latina sul torrente Alenta.
Il borgo antico è medioevale, con un castello di origine normanna edificato nell’XI secolo, non mancano però testimonianze che documentano una frequentazione risalente già al neolitico e poi all’età del ferro. Diversi reperti archeologici ritrovati sul suo territorio dimostrano, se non l’esistenza di vere e proprie forme di insediamento, la presenza millenaria dell’uomo:
 

  • la fibula sannitica di Ponte – VII VI sec. a.C.(conservata a Benevento, Museo del Sannio);
  • armi sannitiche in bronzo VII VI sec. a.C;
  • sesterzio in bronzo dell’imperatore Vespasiano 69 – 79 d.C.;
  • lapidi funerarie II III sec. d.C.

Il ritrovamento di mattoni tondi in cotto ed altri elementi hanno comprovato l’esistenza di un complesso romano, probabilmente una villa rustica, documento di primitivo insediamento nel territorio.
Il primo documento scritto conosciuto è un atto notarile dell’849 in cui si fa riferimento a beni situati "ad pontem lapideum", così era indicata la zona di confluenza del torrente Alenta, nel fiume Calore.

Nel 980, quasi due secoli dopo, Leone Ostiense, abate benedettino definì il luogo "Pons S.Anastasiae". Tale indicazione risulta da un diploma con il quale il principe longobardo Pandolfo Capodiferro donava il monastero di Santa Anastasia all’abate del monastero di S.Lupolo e Zosimo in Benevento. All’abate veniva anche concessa la facoltà di costruirvi un castello e renderlo abitato. Il castello fu subito realizzato e già nell’anno 1087 il trasferimento della piccola comunità pontese, dall’abbazia al castello doveva essersi completato. E’, infatti, del 1087 un documento che cita come primo signore del castello di Ponte, Baldovino il Normanno, vassallo del conte Rainulfo. Nel 1134 il castello dovette subire, da parte di re Ruggiero il Normanno, il suo primo assedio con successiva capitolazione. Ai tempi di Federico II fu posseduto da Nebulone di Ponte, il quale ebbe in custodia, prigioniero guelfo, il nobile piacentino Vitolo Palastuello. Nel 1266 fu occupato dalle truppe francesi di Carlo d’Angiò, prima della famosa battaglia con Manfredi di Svevia. Il nuovo sovrano francese, nel 1269, donò il castello a Giovanni Frangipane della Tolfa che, con il suo tradimento, aveva permesso la cattura di Corradino di Svevia. Successivamente, numerosi furono i feudatari che si alternarono nel possesso del paese e tra questi, i Sanframondo, i Carafa, i Crispano, i Carbone, i Caracciolo. Nel 1585 il feudo fu acquistato dai Sarriano e fu da questi governato fino all’abolizione del regime feudale.
Nel 1811 il paese passò alla Provincia del Molise; nel 1829 perse la propria autonomia e, con decreto reale di Francesco di Borbone, annesso a Casalduni. Nel 1892 venne staccato da Casalduni per essere unito a Paupisi ed infine, il 22 giugno 1913, divenne comune autonomo.

Le origini di Ponte sono antichissime. I primi insediamenti si possono far risalire al periodo romano; infatti di qui passava la Via Latina che metteva in comunicazione Benevento con Roma attraverso la Valle Telesina. Il nome del paese trae, appunto, origine da un imponente ponte in pietra attraverso il quale la Via Latina superava il torrente Alenta. Il paese ebbe notevole importanza anche nel periodo della dominazione longobarda. Infatti qui sorgeva una importante Abbazia Benedettina costruita nell'ottavo secolo dopo Cristo. Nel periodo successivo Ponte appartenne alle maggiori famiglie del Regno, quali i Sanframondo, i Carafa, i Caracciolo, ecc. Nel 1585 fu comprato dai Sarriano, che conservarono il titolo di Duca di Ponte fino all'abolizione del regime feudale.
 

Il luogo doveva avere importanza già nel periodo romano; infatti di qui passava la famosa via Latina che metteva in comunicazione Benevento con la Valle Telesina e quindi, attraverso Teano-Cassino e Frosinone, con Roma.
Il nome del paese trae, appunto, origine da un importante ponte in pietra attraverso il quale la via Latina superava il torrente Alenta.
Il primo documento che cita Ponte risale al 980 d.C.. E' tale infatti la datazione di un atto di donazione con il quale il principe longobardo Pandolfo Capodiferro donava il monastero di S. Anastasia all'abate del monastero di S. Lupolo e Zosimo in Benevento.
All'abate veniva anche concessa la facoltà di costruirvi un castello e di renderlo abitato. Il castello fu prontamente realizzato e già nell'anno 1087 il trasferimento della piccola comunità pontese, dall'abbazia al castello, doveva essersi completato. Infatti è del 1087 un documento che cita come primo signore del castello di Ponte un tale Baldovino il Normanno, vassallo del conte Rainulfo a sua volta cognato del re Ruggiero il Normanno.

Successivamente il castello fu tolto a Baldovino per diventare un possedimento della baronia di Fenucchio ed era tenuto in suffeudo da Guglielmo di Rampano per conto del potente barone Tommaso di Fenucchio.
Nel 1266, quando era in possesso dei Sanframondo, fu occupato dalle truppe francesi di Carlo d'Angiò prima della famosa battaglia con Manfredi di Svevia. Il nuovo sovrano francese, un anno dopo, nel 1269, donava il castello di Ponte insieme a Torrecuso, Fragneto e Apollosa a Giovanni Frangipane della Tolfa che, con il suo tradimento, aveva permesso la cattura di Corradino di Svevia.
Numerosi furono i feudatari che si alternarono nel possesso di Ponte, tra questi i già citati della nobilissima famiglia dei Caracciolo. Nel 1585 fu comprato dai Sarriano, già conti di Casalduni, e fu da questi tenuto fino all'abolizione del regime feudale.
Nel 1811 il paese passava alla provincia del Molise; nel 1829 perdeva la propria autonomia e con decreto reale di Francesco Borbone veniva unito a Casalduni. Infine in data ventidue giugno 1913, dopo varie vicissitudini, Ponte riusciva a riacquistare la propria autonomia.

A cura di: Protocollo

Ultimo aggiornamento: 24-01-2024

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